Allattamento materno

IL LATTE MATERNO E' L'ALIMENTO IDEALE NEI PRIMI 6 MESI DI VITA !!!

Per un neonato non esiste migliore alimento del latte materno, non solo perché contiene tutte le sostanze essenziali per un ottimale accrescimento staturo-ponderale, ma anche perché assicura importanti fattori protettivi che sono in grado di influire positivamente sulla sua crescita. Allattare al seno è, prima di tutto, un gesto d'amore. È il modo più naturale per continuare quel rapporto speciale e unico che si è creato tra madre e figlio, durante la gravidanza.

VANTAGGI PER IL BAMBINO: • Protegge contro le infezioni respiratorie e l'asma • Protegge contro le otiti • Protegge contro la diarrea • Riduce il rischio di diabete ed obesità.

VANTAGGI PER LA MAMMA: •Aiuta a perdere il peso accumulato durante la gravidanza • Riduce il rischio di sviluppare osteoporosi • Previene alcune forme di tumore al seno ed all'ovaio • È gratuito • È pratico.

Se le condizioni della mamma lo consentono, il bimbo può attaccarsi al seno subito dopo il parto, per favorire sia la produzione di colostro che l'importante contatto madre-bambino. Non esiste un termine ultimo l'allattamento materno ma, finché la madre produrrà latte e finché madre e bambino avranno avrà la possibilità e la gioia di condividere questo momento, il latte materno sarà sempre un ottimo alimento per il bambino.

QUANTE VOLTE ALLATTARE?

Non esiste una regola precisa su quante poppate eseguire in 24 ore in quanto l'allattamento al seno, a differenza dell'allattamento artificiale, è appunto "a richiesta del bambino". La media è comunque circa di 7-8 poppate al giorno con un intervallo di 2-3 ore. Molto presto la mamma impara a riconoscere i segni che indicano quando il bambino ha fame o quando è sazio. Ci si accorge che il bambino ha fame quando sembra irrequieto, piange intensamente, tira fuori la lingua o si succhia le mani o le labbra. Invece è sazio quando non è più interessato a mangiare o si addormenta alla fine della poppata. Un bambino generalmente ciuccia per circa 10 minuti a mammella e si regola da solo per la quantità, mangiando quanto basta per il suo fabbisogno calorico.

COME ALLATTARE?

Prima di tutto è importante trovare una posizione comoda per la mamma. E' importante che la schiena sia diritta e ben sostenuta, i piedi siano ben appoggiati. Controllare che siano disponibili dei cuscini idonei a sostenere la schiena o le braccia della mamma o utili per tenere il bambino all'altezza del seno. Come tenere il bambino durante la poppata? il volto del piccolo deve essere di fronte al seno con testa, spalle e corpo allineati, il naso o il labbro superiore devono essere di fronte al capezzolo. Il bambino deve poter raggiungere facilmente il seno senza bisogno di allungarsi o girarsi. Controllare sempre che il piccolo si attacchi al seno correttamente, altrimenti potrebbe non essere in grado di poppare bene e i capezzoli potrebbero fare male. Tenere il bambino con il naso o con il labbro superiore proprio di fronte al capezzolo. Aspettare che spalanchi la bocca (per incoraggiarlo sfiorare le sue labbra col capezzolo). Poi, rapidamente, avvicinarlo al seno così che il suo labbro inferiore tocchi il seno, il più lontano possibile dalla base del capezzolo. In questo modo il capezzolo punterà verso il palato del bambino.

COME CAPIRE SE IL BIMBO SI ATTACCA CORRETTAMENTE AL SENO MATERNO?

La bocca deve essere ben aperta e "riempita" dal seno, il mento deve sfiorare il seno ed il naso deve essere libero, il labbro inferiore rovesciato in fuori e la lingua appoggiata al seno. L'areola (la parte scura intorno al capezzolo) è visibile meglio sopra il labbro superiore piuttosto che sotto quello inferiore, non si prova dolore, è visibile ed udibile la deglutizione. Il seno è morbido e non è presente alcun segno di irritazione al capezzolo a fine poppata. Le prime volte che il piccolo si attacca al seno si può sentire qualche fastidio, ma questa sensazione tenderà a scomparire rapidamente. Se persiste il dolore, controllare che il sia ben attaccato al seno materno. Come staccare il piccolo dal seno materno? Inserire il dito della madre delicatamente nell'angolo della bocca del bimbo, interrompendo delicatamente e senza stiramenti la suzione. Il latte dei primi giorni si chiama colostro ed è prezioso, anche se è in piccole quantità, perché contiene tutto quello di cui il tuo bambino ha bisogno. La montata lattea arriverà dopo qualche giorno (dal terzo giorno circa di vita del bambino).

COME CAPIRE SE IL PICCOLO SI ALIMENTA ADEGUATAMENTE?

Se il piccolo è allattato al seno, è sufficiente verificare che il bambino deglutisca adeguatamente per un tempo sufficiente, che dorma circa 2-3 ore tra una poppata e l'altra, che la diuresi sia valida (cambio di 4-6 pannolini al giorno) e basterà pesarlo una volta alla settimana (spogliato, a distanza dal pasto e con la medesima bilancia), per avere la certezza che stia assumendo una quota di liquidi e nutrienti adeguata ai propri fabbisogni. La maggior parte dei bambini ha 1 o più evacuazioni al giorno, ma può essere normale saltare 1 o 2 giorni se la consistenza delle feci è normale; nei bambini allattati al seno queste tendono ad essere morbide, color ocra e semiliquide. Al termine della poppata, infine, il piccolo eliminerà il gas facendo il "ruttino". Un lattante sano, nato a termine, cresce in media 25-30g al giorno nel primo trimestre, quindi circa 150-220g alla settimana e 700-800g al mese. Questo dato si riferisce ad una crescita media, che normalmente può variare di molto da un bambino all'altro. Non vi è alcun motivo di pesare quotidianamente il bambino, così come è fortemente sconsigliata la "doppia pesata" (prima e dopo il pasto). Entrambe queste pratiche alimentano l'ansia materna e possono compromettere l'allattamento stesso. La conferma di un accrescimento adeguato all'età avverrà poi durante la visita pediatrica da me che, utilizzando i percentili di riferimento, analizzerò la crescita staturale, ponderale e della circonferenza cranica del bambino.

COSA DEVE MANGIARE LA MAMMA CHE ALLATTA?

La dieta materna va variata con assunzione moderata dei vari alimenti e bevande. L'importanza di una dieta speciale, come prerequisito per una buona produzione di latte, va quindi smitizzata. Non è documentato con certezza l'effetto galattogogo di alcun cibo (per es. la birra) o liquido. E' molto importante che la madre si idrati, bevendo adeguatamente.

PROBLEMATICHE RIFERIBILI ALL'ALLATTAMENTO:

- Ragadi al capezzolo: sono secondarie ad un errato attaccamento del bambino. Verificare, pertanto, la corretta posizione. Si può "preparare" ed ammorbidire il seno con l'uso di prodotti idratanti a base di vitamina E compatibili.

- Ingorgo mammario: durante la montata lattea può capitare che il seno diventi duro e dolente per il troppo latte. In questi casi vanno aumentate il numero e la durata delle poppate, va massaggiato il seno con eventuale spremitura manuale, si può ricorrere agli antidolorifici (compatibili con l'allattamento) se il dolore è intenso. Il reggiseno deve essere sempre comodo e non deve comprimere il seno.

-Mastite: l'infiammazione della ghiandola mammaria può portare febbre e dolore con arrossamento del seno. In questo caso l'allattamento va assolutamente continuato (è fondamentale svuotare la mammella anche con spremitura manuale), si possono assumere analgesici e/o antibiotici a seconda del giudizio medico del ginecologo.

- Capezzoli introflessi: alcune donne presentano una conformazione del capezzolo introflessa che può creare difficoltà alla suzione: alcune tecniche manuali e degli accorgimenti tecnici (coppette apposite) possono aiutare la mamma nell'allattamento.

-Bambino che "si attacca svogliatamente": alcuni bambini sembrano svogliati e si addormentano facilmente appena attaccati al seno. Il contatto pelle a pelle tra madre e figlio, la stimolazione dei piedi o del padiglione auricolare del piccolo sono un buon sistema per "svegliarlo" e stimolarlo a ciucciare. Se il piccolo persistentemente si attacca in maniera ipovalida, presenta un colorito pallido o giallastro, urina poco, appare meno reattivo ed ipotonico, va consultato il Pediatra (di libera scelta o presso PPIP o PS).

CONTROINDICAZIONI REALI ALL'ALLATTAMENTO:

Controindicazioni per CAUSE MATERNE:

  • Positività per HIV (virus dell'AIDS);
  • HSV (Herpes simplex) della mammella (solo finchè dura l'infezione);
  • Utilizzo di chemioterapici citotossici ed alcuni altri farmaci o droghe.

Controindicazioni per CAUSE DIPENDENTI DAL BAMBINO:

  • Galattosemia classica (c'è bisogno di una formula lattea speciale);
  • Malattia delle urine a sciroppo d'acero (c'è bisogno di una formula lattea);
  • Fenilchetonuria (c'è bisogno di una formula speciale).

FARMACI E ALLATTAMENTO:

In caso la mamma necessiti di assumere una terapia farmacologica, può fare riferimento ai Centri italiani che forniscono informazioni sulla sicurezza d'uso dei farmaci in corso di allattamento al seno, qui elencati:

https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_5252_0_file.pdf

Cara mamma, hai ancora qualche un dubbio sull'allattamento al seno? Consulta questo pratico opuscolo del Ministero della Salute con le principali indicazioni per un corretto allattamento!

https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_250_allegato.pdf

CONSERVAZIONE DEL LATTE MATERNO:

Ecco una guida pratica sulla conservazione del latte materno a cura della Società Italiana di Pediatria


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